Superlega

“No, non mi va di parlarne…”
“Della SuperLega?”
“Mi fa sentire definitivamente vecchio, Willy…”
“Guarda il lato positivo: finirebbe la fabbrica delle leggende vere. Saremmo definitivamente noi e pochi altri Immortali”.
“Uff… Mi sembra l’avverarsi di una profezia con cui volevo spaventare nostro nipote l’inverno scorso. Sai, quegli inverni di televisione e smartphone che si usano adesso…”
“Dimmi”.
“Agitavo uno spettro, almeno credevo: le partite alla playstation finiranno per essere più eccitanti di quelle vere!…”
“Puoi esserne certo, fratellone. Ti dico di più. Immagino partite progettate da football writers, con vecchi marpioni come Francesco Totti a far soldi come aiuto registi per giovanotti pelati e rossicci che fabbricheranno partite risk free dietro consolle iperrealistiche”.
“Cioè?”
“Partite preconfezionate, René. Mandate in streaming come gelati alla spina. Eventi. Capaci di dare sempre al pubblico ciò che si aspetta, o ciò che sarà stato addestrato ad aspettarsi: la vittoria in Europa della Juve, con aiutino, gli psicodrammi domenicali di Roma e Napoli, le milanesi che manderanno finalmente in campo le wags…”
“Il Real Madrid che schiera l’Uomo Ragno e il Barcellona che mette Batman…”
“L’Olanda riprenderà ad arrivare alla finale dei Mondiali…”
“…e poi continueremo a perderla…”
“Non ce ne frega niente: tanto ormai siamo fuori gioco”.
“Gente vera, noi altri. Fuori da questo gioco, ma dentro la Leggenda”.